Addio polizze sospendibili? La sentenza della Corte UE
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Addio polizze sospendibili? La sentenza della Corte UE


La maggior parte degli assicurati che fanno un uso stagionale della propria moto scelgono di risparmiare sul premio annuale con una RCA sospendibile nei mesi di non utilizzo del veicolo. Una sentenza della Corte Europea di Giustizia a inizio settembre ha creato un precedente che potrebbe avere ripercussioni anche su questa pratica assicurativa, andando a bloccare la possibilità di usufruirne.

Il caso che ha dato il via alla questione è piuttosto semplice da spiegare, pur nella sua tragicità. Una donna portoghese proprietaria di un’auto che non aveva più intenzione di utilizzare ha deciso per questo motivo di non assicurarla, lasciandola parcheggiata in giardino. Il figlio a sua insaputa ha deciso di mettersi comunque al volante dell’automobile e ha provocato un incidente mortale, nel quale oltre a lui hanno perso la vita altre due persone a bordo di un’altra auto. Il Fondo Portoghese di Garanzia Automobilistica si è fatto carico del risarcimento delle vittime ma ha poi esercitato il diritto di rivalersi sulla proprietaria dell’auto non assicurata.

Nel contenzioso che ne è seguito la Corte europea di Giustizia ha respinto la richiesta della donna di non essere considerata economicamente responsabile del fatto. La decisione della Corte rimanda al principio secondo il quale un veicolo che non sia stato ritirato in forma ufficiale dalla circolazione e che è idoneo a circolare deve essere sempre e comunque assicurato, anche se custodito dal proprietario in un luogo privato. Ed è qui che entra in gioco il concetto di polizza sospendibile. La sentenza europea infatti rende chiaro che se nel periodo di sospensione l’auto o la moto fossero utilizzate, anche non dal proprietario, e coinvolte in un incidente, il Fondo di Garanzia per le vittime della Strada avrebbe diritto di rivalersi sul proprietario del veicolo e obbligarlo quindi a farsi carico del rimborso dei danni provocati.

Tradotto significa che tutti i proprietari di un mezzo immatricolato e idoneo ad essere guidato (ovvero funzionante) potrebbero essere costretti ad assicurarlo tutto l’anno, rinunciando alla possibilità di sospensione stagionale, che diventerebbe oltremodo rischiosa. Resta da capire come si muoverà effettivamente il mercato assicurativo per mettersi in linea con questa esigenza.

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