Coronavirus e viaggi: dove non possono andare gli italiani.
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Coronavirus e viaggi: dove non possono andare gli italiani.

L’emergenza Covid-19 (coronavirus) causa molte limitazioni negli spostamenti all'estero. Fermo restando che la situazione è in continua evoluzione, e che quanto scriviamo è valido nel momento di aggiornamento di quest'articolo, ecco un breve riassunto per orientarsi. Invitando sempre a valutare in maniera consapevole la situazione e a mettere la propria salute prima di ogni altra necessità.

VIAGGI IN ITALIA

Dal 3 giugno è possibile spostarsi liberamente in ogni regione italiana. VIAGGI IN EUROPA - UE E SCHENGEN.

Dal 3 giugno sono liberamente consentiti, in base alla normativa italiana, gli spostamenti per qualsiasi ragione da e per i seguenti Stati: - Stati membri dell’Unione Europea (oltre all’Italia, sono Stati membri della UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria); - Stati parte dell’accordo di Schengen (gli Stati non UE parte dell’accordo di Schengen sono: Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera); - Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord; - Andorra, Principato di Monaco; - Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano. Dal 3 giugno, le persone che entrano o rientrano in Italia da questi Stati e territori non sono più sottoposte a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario per 14 giorni, a meno che non abbiano soggiornato in Paesi diversi nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia.  Attenzione, però: è possibile che alcuni di questi Stati applichino forme di restrizione all’ingresso. Informazioni sempre aggiornate sono trovabili sul sito Viaggiare Sicuri, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it), che consigliamo caldamente di consultare prima di mettersi in viaggio, e sul sito reopen.europa.eu.

In particolare: Austria - A partire dal 16 giugno anche gli italiani possono far ingresso in Austria via terra o via aerea senza obbligo di presentare un certificato medico che attesti la negatività al test del Coronavirus e senza obbligo di autoisolamento, qualora provengano dagli stessi Stati sopra individuati con cui è stata ripristinata la libera circolazione e purché non abbiano soggiornato negli ultimi 14 giorni in uno Stato diverso. In progressiva ripresa anche il traffico aereo e ferroviario. Belgio - I viaggi per turismo da/verso il Belgio sono nuovamente autorizzati a partire dallo scorso 15 giugno per viaggiatori in provenienza dai Paesi UE, dell’area Schengen e del Regno Unito. A partire dal 1 luglio, il Belgio ha ulteriormente allentato le misure restrittive adottate dal mese di marzo, riaprendo attività con presenza di pubblico (teatri o cinema), ma limitando una partecipazione massima all’aria aperta di 400 persone. Da sabato 11 luglio, l’obbligo di indossare il dispositivo di protezioni individuale (mascherina), al momento in vigore sui mezzi di trasporto pubblico, è stato esteso anche ai seguenti luoghi: negozi e centri commerciali, cinema, teatri e nelle sale conferenze, auditorium, luoghi di culto, musei e biblioteche. Bulgaria - A partire dal 15 giugno non sussiste più alcun obbligo di isolamento per i viaggiatori provenienti dall’Italia o che vi abbiano soggiornato nei 14 giorni precedenti. Sempre a partire dal 15 giugno 2020, i provvedimenti di imposizione dell’obbligo di isolamento per i viaggiatori arrivati in Bulgaria dall’Italia dopo il 2 giugno sono automaticamente revocati. Per tutti i viaggiatori in ingresso in Bulgaria permane l’obbligo di compilazione di un modulo di autocertificazione, disponibile sul sito dell'Ambasciata d'Italia a Sofia. Cipro - Per venire a Cipro dall’Italia occorre: 1. presentare un certificato COVID-19 negativo (test RT-PCR/tampone rinofaringeo) effettuato non più di 72 ore prima della partenza presso un laboratorio certificato. Il test sierologico non è accettato. L’effettuazione del test RT-PCR/tampone rinofaringeo all’arrivo non è al momento previsto, tuttavia, in caso di manifesta impossibilità ad effettuare il tampone in Italia, adeguatamente certificata, vi è la possibilità di farlo all’arrivo a Cipro a cura delle autorità cipriote (costo 60 euro). In tal caso bisognerà attendere l’esito del tampone in autoisolamento presso il proprio domicilio (di norma 24h). Si raccomanda di verificare con la propria compagnia aerea tale effettiva possibilità; 2. sottoscrivere una dichiarazione giurata attestante il paese di provenienza e altre informazioni personali (“Cyprus Flight Pass”) da riempire online non prima di 24 ore dall’inizio del viaggio registrandosi sul portale https://cyprusflightpass.gov.cy/ . Una volta ricevuta l’autorizzazione per email, il “Cyprus Flight Pass” dovrà essere stampato ed esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro.I cittadini di età superiore ai 65 anni possono in alternativa scaricare questo formulario, compilarne ogni campo e presentarlo direttamente all’aeroporto. La compilazione del “CyprusFlightPass” è obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo a Cipro. Croazia - A partire dall’1 luglio, tutti i cittadini dei Paesi UE e SEE e le persone ivi residenti a lungo termine possono liberamente fare ingresso in Croazia senza restrizioni. Viene peraltro raccomandato di comunicare l’intenzione di recarsi nel Paese prima della partenza, compilando un modulo sul sito ad hoc, al fine di velocizzare l’attraversamento del confine nonché di agevolare il monitoraggio di un’eventuale diffusione dei contagi. Danimarca - A partire dal 27 giugno le Autorità danesi hanno iniziato l’apertura delle frontiere, anche per scopi turistici, nei confronti dell’Italia e alcuni Paesi dell’Unione Europea ed Area Schengen, senza obbligo di quarantena domiciliare ma con l’obbligo per i turisti di aver prenotato un pernottamento minimo di 6 notti . E' prevista una rivalutazione delle decisioni assunte con cadenza quindicinale. Estonia - Disposta, a partire dal 1 giugno, la riapertura delle frontiere ai viaggiatori provenienti dagli Stati UE, dall'area Schengen e dal Regno Unito. L'ingresso in Estonia resta comunque condizionato dal tasso dei nuovi contagiati nel paese di residenza. Al momento i cittadini europei non hanno l'obbligo della quarantena. L'elenco dei paesi sottoposti a quarantena e' aggiornato settimanalmente, ogni venerdì. Finlandia - Il Governo finlandese ha deciso una parziale riapertura delle frontiere a partire dal 15 giugno. Per i cittadini italiani: fino al 12 luglio rimangono in vigore i controlli in entrata e saranno consentiti solo gli ingressi per lavoro, per “motivi essenziali” e il ritorno dei residenti in Finlandia, con la raccomandazione di autoisolamento fiduciario di 14 giorni; a partire dal 13 luglio verrà eliminata ogni restrizione ai viaggi da/per Italia e sarà abolito l’obbligo di quarantena. Restano ufficialmente “sconsigliati” i viaggi per turismo. Francia - Abolite le restrizioni alla circolazione attraverso le frontiere interne (terrestri, aeree e marittime) dell’Unione Europea. Le persone provenienti dai paesi dell’Unione Europea, fra cui chi proviene dall’Italia, possono entrare in Francia senza restrizioni. Non è più necessaria l’autocertificazione all’ingresso. La misura dell’isolamento domiciliare rimane invece in vigore per chi proviene dal Regno Unito, per motivi di reciprocità, ma non si applica a coloro che siano in transito attraverso la Francia, a meno che le persone in transito non presentino sintomi riconducibili al COVID-19. Sono previste anche altre categorie esentate dall’isolamento domiciliare, per le quali si rimanda al comunicato ufficiale del Ministero dell’Interno francese. Germania - A partire dal 16 giugno la Germania ha abolito tutti i controlli e le restrizioni all’ingresso per i viaggiatori provenienti dai Paesi UE e Schengen (+ la Gran Bretagna). Non è quindi più necessario, per chi arriverà da tali Paesi, dimostrare di avere un motivo “stringente” per entrare in Germania, né si viene sottoposti a particolari controlli. Sono permessi anche gli ingressi per turismo. Maggiori informazioni per cittadini di altri Paesi sul sito Viaggiare Sicuri. Grecia - A partire dal 1° luglio le Autorità greche si riservano la possibilità di sottoporre i passeggeri in arrivo a un test rinofaringeo (tampone). Non è possibile sapere in anticipo se si verrà sottoposti al test a campione, che viene somministrato secondo criteri randomici, non noti a priori. Le Autorità greche si riservano la possibilità di valutare se sottoporre a tampone anche chi è in possesso di un test sierologico negativo effettuato nei giorni precedenti all’arrivo in Grecia. Coloro che verranno sottoposti al tampone potranno proseguire verso la propria destinazione finale interna al Paese, dove dovranno passare 24 ore in autoisolamento (nel proprio alloggio in Grecia: hotel, appartamento, ecc). Sono previste sanzioni amministrative (multa di 5000 €) in caso di violazione dell’autoisolamento. Si viene contattati dalle Autorità greche esclusivamente in caso di positività. Se, passate le 24 ore dal test, non si riceve alcuna comunicazione è possibile uscire dall’autoisolamento e continuare liberamente il proprio soggiorno in Grecia.A partire dal 1° luglio condizione indispensabile per accedere al Paese (via aereo, via terra, via nave) è la compilazione di un modulo online, il Passenger Locator Form (PLF), con il quale i viaggiatori devono fornire informazioni sul luogo di provenienza, sulla durata dei soggiorni precedenti in altri paesi e sull'indirizzo del proprio soggiorno in Grecia. Nel caso di soggiorni multipli nel corso del proprio viaggio in Grecia i viaggiatori sono tenuti a fornire l'indirizzo almeno per le prime 24 ore. Stando a quanto riportato dalle Autorità greche i viaggiatori riceveranno un'e-mail di conferma al momento del completamento del PLF e riceveranno in un secondo momento il PLF insieme al proprio codice Quick Response (QR) unico alla mezzanotte del giorno del loro arrivo previsto in Grecia. A partire dal 9 luglio, tutti i viaggiatori devono inderogabilmente completare il PLF almeno 24 ore prima di entrare nel paese. Alla luce dell’elevato numero di richieste processate dalle Autorità greche e di alcune segnalazioni sulla mancata ricezione del QR code in tempo utile per il viaggio si raccomanda di compilare il PLF con congruo anticipo, anche prima delle 24 ore indicate. Aver compilato il PLF e aver ricevuto il QR code è condizione indispensabile per accedere nel Paese, quale che sia il mezzo prescelto per arrivare in Grecia (aereo, nave, in auto tramite una frontiera terrestre). Qualora si intenda arrivare in Grecia con un’imbarcazione privata è necessario compilare la Maritime Declaration of Health e inviarla via mail alla competente Capitaneria di porto in Grecia. Per i recapiti delle Capitanerie di porto, è possibile consultare questo link Si ricorda che al momento i confini terrestri tra la Grecia e tutti i Paesi confinanti sono chiusi, a eccezione del valico di Promachonas con la Bulgaria. Sabato 11 luglio le Autorità greche hanno annunciato che a partire dalle 06.00 (GMT + 3 ) di mercoledì 15 luglio tutti i viaggiatori che entrano in Grecia per motivi non essenziali attraverso il valico di Promachonas sono tenuti a presentare all'arrivo un risultato di test molecolare negativo) per COVID-19, eseguito  fino a 72 ore prima del loro ingresso in Grecia. I viaggiatori devono essere testati in laboratorio con RT-PCR di tampone orofaringeo o rinofaringeo. Solo i viaggiatori in possesso di un certificato di esito negativo del test RT-PCR potranno entrare nel Paese tramite il valico di Promachonas. Per ulteriori dettagli sulla tipologia, forma e dettagli che devono essere riportati sul certificato di rimanda alla lettura delle informazioni su travel.gov.gr. I viaggiatori dovranno comunque compilare e inviare il modulo PLF e potrebbero essere soggetti a test casuali all'arrivo al confine greco. Affinché queste modifiche vengano implementate, il sistema PLF non sarà disponibile per viaggiare attraverso Promachonas fino a martedì 14 luglio. I viaggiatori che hanno già ottenuto i loro moduli PLF potranno comunque attraversare il valico di frontiera di Promachonas, mentre i viaggiatori senza un modulo PLF non potranno entrare e dovranno riprogrammare il viaggio a partire da mercoledì 15 luglio. Irlanda - Al fine di contenere la diffusione del Covid 19, tutti i viaggiatori in arrivo in Irlanda sono obbligati a mettersi in auto-isolamento per 14 giorni in luogo chiuso, evitando i contatti con altre persone. All’ingresso in Irlanda, è prevista la compilazione di un modulo che il servizio sanitario HSE potrà utilizzare per eventuali controlli. Sono esentati dall’obbligo di autoisolamento i viaggiatori in transito, quelli provenienti dall’Irlanda del Nord, e gli addetti ai trasporti di beni essenziali (piloti, autotrasportatori, lavoratori marittimi). Poiché queste misure sono suscettibili di cambiamenti con scarso preavviso, si raccomanda di consultare direttamente l’approfondimento del Governo irlandese sulla situazione Coronavirus e sulle misure adottate nei confronti dei viaggiatori. Islanda - Tutti i visitatori in arrivo a partire dal 15 giugno possono scegliere tra due opzioni: o porsi in quarantena per un periodo di 14 giorni oppure sottoporsi ad un test virologico (test PRC) all'arrivo, il cui risultato sarà comunicato normalmente entro 24 ore. Il test sarà gratuito per le prime due settimane, ma a partire dal 1 luglio il costo sarà di 15.000 ISK (circa 100 euro) a carico del viaggiatore. I minori nati dopo il 2005 saranno esenti dal test. Lettonia -  Il governo lettone ha deciso, a partire dal 3 giugno, la revoca della misura dei 14 giorni di isolamento per le persone provenienti da diversi paesi europei fra cui l’Italia.  Lituania - Per alcune categorie di viaggiatori è di nuovo possibile entrare in Lituania senza l’obbligo di isolamento domiciliare di 14 giorni. Al momento, l’Italia rientra nell’elenco dei Paesi da cui si può entrare in Lituania senza obbligo di isolamento. Tale elenco è soggetto a revisione settimanale (ogni lunedì) da parte delle autorità lituane. Tutte le informazioni in merito alle azioni di prevenzione da parte delle autorità lituane sono reperibili sul sito http://koronastop.lrv.lt/en/. Lussemburgo - L’Aeroporto di Lussemburgo-Findel è stato riaperto al traffico aereo passeggeri e i voli da e verso l’Italia sono stati ripristinati anche se soggetti a possibili cancellazioni. Le frontiere terrestri sono aperte. L’autoisolamento non è obbligatorio, ma consigliato nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone positive nel proprio Paese di origine. Malta - L’aeroporto internazionale di Malta riaprirà ai voli commerciali il 1 luglio 2020. L'apertura completa a tutte le destinazioni dovrebbe avere luogo il 15 luglio. I collegamenti marittimi per passeggeri e per merci riprenderanno senza limitazioni dal 1 luglio, attualmente operano con il catamarano che collega Malta a Pozzallo osservando limitazioni e l'adozione di particolari cautele a bordo. Dal 1 luglio, i viaggiatori in arrivo a Malta dall'Italia, senza distinzioni regionali, saranno soggetti a screening termici per misurare la temperatura. Le persone che arrivano saranno invitate a compilare un documento con il quale dichiareranno i loro spostamenti nei 30 giorni precedenti, confermando di non essersi recati in nessuna nazione al di fuori di quelle elencate sul sito www.visitmalta.com. Coloro che arrivano da destinazioni al di fuori di quelle elencate, a meno che non dimostrino di esser stati per un periodo di quattro settimane in una delle località da cui si può entrare a Malta senza restrizioni, all’arrivo sull’isola dovranno effettuare un periodo di quarantena di due settimane a proprie spese. Norvegia - Dal 15 luglio tutti coloro che provengono da Stati membri dell’UE, Schengen/Spazio Economico Europeo (SEE), Italia compresa, potranno fare ingresso in Norvegia senza restrizioni e senza obbligo di sottoporsi a quarantena. Paesi Bassi - A partire dal 15 giugno, viene a cadere la misura consigliata di auto-isolamento di 14 giorni per i connazionali in arrivo nei Paesi Bassi da ogni Regione d'Italia.  Polonia - A partire dal 13 giugno è nuovamente consentito l’ingresso in Polonia ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE, per i quali viene meno l’obbligo di quarantena. Per tutti gli altri viaggiatori stranieri permane il divieto di ingresso, salvo alcune eccezioni. Per maggiori informazioni sulle modalità di ingresso e transito si rimanda al sito dell’Ambasciata d’Italia a Varsavia. Portogallo - Dal 16 giugno sono possibili i collegamenti aerei diretti con l’Italia. Per via terrestre è proibito il transito turistico tra Spagna e Portogallo.  Repubblica Ceca - A partire dal 15 giugno sono ripristinate le normali condizioni di ingresso in Repubblica Ceca dall'Italia e non sono più in vigore restrizioni, ivi compresi gli obblighi di quarantena o tampone. L'ingresso e il transito dalla Polonia non sono più soggetti a limitazioni: solo per chi proviene dalla Slesia (considerata al momento regione "ad alto rischio") sono valide alcune restrizioni. Regno Unito - Dal 10 luglio, i viaggiatori in arrivo dall’Italia e da altri Paesi ritenuti a rischio ridotto sono esentati dalla quarantena se, nei 14 giorni precedenti l’ingresso nel Regno Unito, hanno soggiornato solo in Italia o in altri Paesi esentati. È in ogni caso richiesta la compilazione di un formulario online prima della partenza. Prima del 10 luglio permane l'obbligo di quarantena di 14 giorni, oltre alla compilazione dello stesso formulario in cui indicare 1) un indirizzo specifico dove sarà svolta la quarantena, 2) un numero telefonico al quale i viaggiatori siano contattabili e 3) il percorso che sarà seguito per raggiungere la destinazione finale per passeggeri in transito.   Romania - Dal 23 giugno non c'è più obbligo di quarantena per i cittadini italiani. A partire dal 1 giugno è ripreso il trasporto ferroviario e stradale internazionale. Slovacchia - Dal 6 luglio è abolito l’obbligo di isolamento domiciliare e di presentazione dei risultati del test per il coronavirus per i viaggiatori in ingresso dall’Italia. Slovenia - Ingresso permesso ai cittadini italiani, senza obbligo di quarantena. Spagna - Dal 21 giugno le frontiere spagnole sono aperte per chi arriva dallo spazio Schengen e dunque anche dall’Italia, senza obbligo di quarantena e senza dover motivare il viaggio. Chiunque arrivi in Spagna dall’estero, per via aerea o marittima, è sottoposto a un controllo sanitario prima della sua entrata nel Paese. In particolare: controllo della temperatura corporea, controllo documentale e controllo sullo stato del passeggero. Per quanto concerne il controllo documentale, i passeggeri in arrivo dall’estero (anche da altri Paesi UE) dovranno compilare, prima del viaggio, un “formulario di salute pubblica”, attraverso il sito internet Spain Travel Health o la app Spain Travel Health-SPTH, ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. Fino al 31 luglio, coloro che non abbiano potuto compilare il formulario telematicamente potranno farlo in formato cartaceo (il modello si trova in appendice al citato provvedimento) e consegnarlo al proprio arrivo in un porto o aeroporto spagnolo. Svezia - Non sussistono limitazioni all’ingresso in Svezia per tutti i cittadini di paesi UE e Schengen o con permessi di soggiorno in corso di validità emessi da tali Paesi. Svizzera - A partire dal 15 giugno le restrizioni all'ingresso nei confronti dei Paesi AELS (Islanda, Norvegia e Liechtenstein) e di tutti gli Stati UE, tra cui l'Italia e il Regno Unito, sono state revocate. Per gli italiani in transito in Svizzera non è al momento prevista alcuna restrizione da parte delle Autorità federali. Ungheria - Aggiornamento del 18 giugno, riportato sul sito dell'Ambasciata italiana a Budapest: "Il Ministro degli Esteri Peter Szijjártó ha annunciato che a partire dal 18 giugno, a seguito del ritiro dello stato di emergenza, i cittadini membri dell’Unione Europea, nonché i cittadini di Serbia, Svizzera, Liechtenstein, Norvegia ed Islanda possono entrare liberamente in Ungheria. Il Ministro della Presidenza Gergely Gulyás ha inoltre confermato che i cittadini in ingresso dei Paesi in questione non saranno sottoposti ad obbligo di quarantena in Ungheria". VIAGGI IN EUROPA - TUTTI GLI ALTRI STATI Fino ad almeno il 31 luglio non sono permessi gli spostamenti liberi dei cittadini italiani da/per Albania, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo, Moldavia, Bielorussia, Ucraina. Riportiamo comunque gli avvisi relativi a questi Paesi: - Albania - A partire dal 1 giugno sono state riaperte le frontiere terrestri e l’ingresso nel paese via terra è permesso agli stranieri senza più obbligo di auto isolamento. Il Ministero dell’Infrastruttura e dell’Energia della Repubblica d’Albania ha autorizzato, da lunedì 22 giugno, la ripresa dei collegamenti aerei da/per l’aeroporto di Tirana Rinas con tutte le destinazioni italiane e ha autorizzato anche la ripresa dei trasporti marittimi da/per i porti di Durazzo e Valona con i porti di Bari Brindisi e Ancona. Sarà responsabilità delle compagnie di trasporto adottare le misure necessarie per consentire la prenotazione solo a quelle categorie di soggetti esentate dal divieto di spostamento dall’Albania all’Italia, nel pieno rispetto delle ultime disposizioni legislative previste dalle competenti Autorità italiane. Le stesse compagnie saranno inoltre responsabili del rispetto dei requisiti in materia di sicurezza sanitaria. Si ricorda al riguardo che, sono ancora vietati gli spostamenti da/per Paesi extra UE ed extra Schengen, con alcune limitate eccezioni, salvo motivi di assoluta urgenza, lavoro, salute, studio o per fare rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza (sono inclusi in queste categorie i titolari di regolare permesso di soggiorno in Italia, indipendentemente dalla loro nazionalità). - Bosnia Erzegovina - Ingresso vietato per turismo. A partire dal 21 maggio l’ingresso nel Paese è consentito anche ai cittadini stranieri che viaggiano per motivi di lavoro e di affari, previa presentazione di un certificato attestante la negatività al test da COVID-19 non più vecchio di 48 ore e di una lettera d’invito di una società bosniaca. Le Autorità sanitarie del Paese non richiedono più di osservare un periodo di auto-isolamento o quarantena al momento dell’ingresso nel Paese. - Serbia - A partire dal 22 maggio le frontiere sono aperte. La compagnia di bandiera Air Serbia ha gia' riavviato alcune tratte europee, ivi inclusi i collegamenti aerei con Roma, Milano e Venezia (l’operativo voli su Venezia Marco Polo potrebbe subire variazioni). Per fare ingresso nel territorio della Repubblica di Serbia non è necessario il test COVID né alcun tipo di autorizzazione. - Montenegro - Per l’ingresso nel paese sono state definite tre liste di Paesi sulla base dei casi attivi; dei nuovi casi di COVID-19; del trend del numero delle persone contagiate e della risposta nazionale alla pandemia. La lista verde (in cui è compresa l'Italia) comprende i Paesi i cui residenti possono entrare in Montenegro senza restrizioni purché i viaggiatori provenienti da questi Paesi siano in essi residenti o vi abbiano soggiornato per almeno 15 giorni prima dell'ingresso; nei 15 giorni prima dell'ingresso in Montenegro non abbiano soggiornato in uno dei Paesi al di fuori della "lista verde"; non abbiano viaggiato né soggiornato in Paesi non in "lista verde" se non per il mero transito. Dato l’aggravarsi della situazione epidemiologica, con il costante aumento di casi positivi in tutto il Paese e con un elevato rischio soprattutto nella regione settentrionale e centrale, il Ministero della Salute ha dichiarato lo “stato di epidemia“ per il territorio delle municipalità di Bijelo Polje, Berane, Petnjica, Rozaje e Gusinje. - Macedonia del Nord - Tutti coloro che faranno ingresso nel territorio della Repubblica di Macedonia del Nord (sia cittadini macedoni sia cittadini stranieri) non sono più soggetti ai passati requisiti e restrizioni. Le frontiere sono aperte senza più restrizioni anche per i viaggiatori in solo transito attraverso il territorio macedone. Ripresi i collegamenti aerei. - Kosovo - A seguito del forte aumento di contagi da Coronavirus registrato negli ultimi giorni, in vigore il coprifuoco tra le ore 21:00 e le 05:00 nelle città di Pristina, Prizren, Ferizaj, Vushtrri, Mitrovica Sud, Gjilan, Fushë Kosovë e Shtrpce. E’ inoltre imposto l’obbligo di indossare una mascherina e rispettare il distanziamento sociale fuori dal proprio domicilio. Dal 28 giugno l’aeroporto di Pristina è stato riaperto al traffico aereo. Per informazioni sui voli si raccomanda di contattare la compagnia aerea di riferimento. Chi entra in Kosovo è soggetto a controllo medico ed a chi entra per via aerea è raccomandato di avere un test di negatività al virus non più vecchio di quattro giorni. - Moldavia - Disposto fino al 31 luglio, con possibilità di proroga, il divieto di ingresso per i cittadini stranieri e apolidi ad accezione dei membri di famiglia di cittadini moldavi; degli stranieri con visto di lunga durata, permesso di soggiorno o documento equivalente; delle persone che si spostano per motivi professionali, come dimostrato da visti, permessi di soggiorno o documenti equivalenti; dei rappresentanti di missioni diplomatiche accreditate nella Repubblica di Moldova e loro famiglie, del personale impiegato in ambito umanitario; dei passeggeri in transito. A partire dal 26 maggio viene concesso l'ingresso in territorio moldavo alle seguenti categorie: persone che viaggiano per motivi di salute e umanitari, compreso l’eventuale accompagnatore, a seconda dei casi (con l’esibizione dei documenti giustificativi); lavoratori transfrontalieri; conducenti auto e personale di servizio dei mezzi di trasporto che effettuano trasporto merci, equipaggi delle aeronavi / navi e treni. Coloro che entrano nel Paese devono compilare una scheda epidemiologica e sottoporsi a 14 giorni di autoisolamento. - Bielorussia - Ai passeggeri in arrivo dall’Italia, non è più richiesto il periodo di autoisolamento. Tale esenzione è prevista anche per i viaggiatori provenienti da altri Paesi, secondo un elenco periodicamente soggetto a revisione. - Ucraina - Dal 15 giugno le Autorità ucraine hanno disposto la riapertura dei confini del Paese anche ai cittadini stranieri,elaborando una lista di Paesi suddivisi in "zona rossa" ed in "zona verde" in base al numero di casi attivi di Covid-19 su 100 mila abitanti. Dal 22 giugno l'Italia è inserita nella "zona verde", il che implica che al momento non sussiste l'obbligo di isolamento fiduciario per i cittadini italiani in ingresso nel Paese; la distinzione dei Paesi in “zona verde” e “zona rossa” è sistematicamente aggiornata in base all'evoluzione del quadro epidemiologico e consultabile al seguente link (solo in ucraino). Tutti i cittadini stranieri che entrano in Ucraina, a eccezione dei titolari di permesso di soggiorno nel Paese, devono comunque essere provvisti di una polizza assicurativa sanitaria che preveda esplicitamente la copertura Covid-19. VIAGGI NEL MONDOIn tutti i Paesi fuori dall'Unione Europea e fuori dall'accordo Schengen, fino ad almeno il 31 luglio i viaggi potranno essere effettuati soltanto per motivi di lavoro, salute, assoluta necessità, rientro al domicilio, residenza o abitazione e per motivi di studio. Quindi, come esplicita il sito Viaggiare Sicuri: NON SONO CONSENTITI VIAGGI PER TURISMO in tutti questi Paesi almeno fino al 31 luglio. Ricordiamo che il consueto punto di riferimento per ogni comunicazione è il sito Viaggiare Sicuri, realizzato dal Ministero degli Affari Esteri (www.viaggiaresicuri.it), che consigliamo caldamente di consultare il sito prima di mettersi in viaggio; la situazione può essere diversa per gli italiani che sono residenti nei vari Paesi all'estero, per i quali i provvedimenti cambiano da Stato a Stato.

INGRESSI IN ITALIA Almeno fino al 31 luglio 2020 sono consentiti liberamente gli spostamenti da e per l’Italia dei residenti nei seguenti Paesi: - Georgia - Algeria, Tunisia, Marocco, Ruanda - Giappone, Repubblica di Corea, Thailandia - Australia, Nuova Zelanda - Canada - Uruguay In questi casi non è più necessario giustificare le ragioni del viaggio. Attenzione: la norma non significa che ci sia reciprocità (ovvero, che i residenti in Italia possano liberamente recarsi in questi Paesi).A chi rientri in Italia da questi Stati si applica sempre l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario con le modalità di cui agli articoli 4 e 5 del DPCM 11 giugno 2020. Vi sono eccezioni pubblicate sul sito del Ministero degli Esteri. Fino al 31 luglio è vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate per uno dei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana. L’unica eccezione al divieto è ammessa solo per cittadini di Paesi UE (Italia inclusa), Schengen, del Regno Unito, di Andorra, del Principato di Monaco, della Repubblica di San Marino o dello Stato della Città del Vaticano e per i loro stretti familiari (discendenti e ascendenti conviventi, coniuge, parte di unione civile, partner stabile), a condizione che siano residenti anagraficamente in Italia da prima del 9 luglio 2020.  È stato annunciato (in data 16 luglio) lo stesso divieto per chi proviene da Serbia, Montenegro, Kosovo.  Solo per Bosnia Erzegovina, Kosovo, Macedonia del nord, Montenegro, Serbia: per questi Paesi c'è un altra eccezione al divieto, che riguarda equipaggio e personale viaggiante dei mezzi di trasporto terrestre, esclusivamente per motivi di lavoro, solo per transito (massimo 36 ore) o breve permanenza in Italia (massimo 120 ore).

RIMBORSI PER I VIAGGI ANNULLATI

Qualche informazione infine per chi ha prenotato un viaggio deve rinunciarvi, invitando a considerare attentamente la situazione.

Voli aerei. Ovviamente ogni situazione va verificata presso la compagnia aerea o l’agenzia interessata. In generale: - se il passeggero rinuncia volontariamente al volo non è previsto alcun rimborso del costo del biglietto; se il volo è stato cancellato si dovrebbe poter procedere con la richiesta del rimborso del biglietto aereo tramite la compagnia, oppure alla riprotezione. Tuttavia, i vettori stanno applicando policy differenti, per cui è necessario informarsi presso ciascuna compagnia aerea. - secondo il decreto del 2 marzo, il rimborso (o un voucher di importo pari al rimborso spettante da utilizzare entro 1 anno dalla sua emissione) è dovuto anche ai passeggeri che hanno programmato viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio; che hanno acquistato un biglietto in Italia avente come destinazione Stati esteri dove sia impedito o vietato lo sbarco; che devono sottoporsi alla misura della quarantena, sia obbligatoria sia volontaria; che siano risultati positivi al virus Covid-19. 

Pacchetti turistici e tour organizzati dai tour operator. In caso di recesso, l'organizzatore può:1) offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo di qualità equivalente o superiore; 2) procedere al rimborso entro 14 giorni dal recesso; 3) emettere un voucher, da utilizzare entro un anno dalla sua emissione, di importo pari al rimborso spettante.


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