Patente moto: vademecum sulle varie tipologie
- Luca Sermi
- 22 ore fa
- Tempo di lettura: 3 min
Per guidare una moto è necessario avere una patente specifica. In particolare, le categorie principali di patenti sono quattro: AM, A1, A2 e A. Ogni tipologia si può conseguire a età differenti e consente di guidare moto di diversa cilindrata e potenza.

In Italia il quadro normativo prevede diverse tipologie di patenti dedicate alle moto, con regole che si adattano all’età e all’esperienza del conducente, ma soprattutto alle caratteristiche tecniche delle moto.
Nel dettaglio, le patenti moto sono suddivise in quattro categorie principali, ossia:
AM;
A1;
A2;
A (ex A3).
Patente AM
La patente AM, accessibile dai 14 anni, consente di guidare:
i veicoli a due ruote con cilindrata fino a 50 centimetri cubici e velocità massima di 45 km/h chilometri orari (ciclomotori);
i veicoli a tre ruote asimmetriche (categoria L2e) e i quadricicli leggeri (categoria L6e) con le stesse caratteristiche di cui sopra.
Patente A1
Ottenibile a partire dai 16 anni, permette di guidare motocicli con cilindrata fino a 125, potenza massima di 11 kiloWatt (15 cavalli) e un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg; in più, include i veicoli guidabili con patente AM.
Patente A2
Si può conseguire dai 18 anni e consente la guida di motocicli con potenza fino a 35 kiloWatt e rapporto potenza/peso massimo pari a 0,2 kW/kg, non derivati da versioni più potenti. Questa licenza consente anche di guidare i veicoli per cui è sufficiente la patente AM e A1.
Patente A
Infine, la patente A permette di guidare motocicli di qualsiasi cilindrata e potenza ed è accessibile a partire dai 24 anni o a 20 anni se si possiede la patente A2 da almeno due anni.
Come ottenere la patente moto
È necessario superare un esame di teoria e uno di pratica, con requisiti specifici per ogni categoria. L’esame teorico consiste in quiz su norme di circolazione e sicurezza, mentre la prova pratica include una parte su circuito chiuso e una in strada.
Ricordiamo che il candidato già in possesso della patente B, può conseguire la patente A o A2 sostenendo solo l’esame pratico.
Inoltre:
chi è in possesso della patente A1 da almeno due anni, può conseguire la patente A2 attraverso un corso teorico di 7 ore e senza sostenere l’esame pratico;
chi è in possesso della patente A2 da almeno due anni, può conseguire la patente A attraverso un corso teorico di 7 ore e senza sostenere l’esame pratico.
Quali moto si possono guidare con la patente B?
Chi l’ha conseguita prima del 25 aprile 1988 può guidare qualsiasi motociclo. Per i conducenti che hanno conseguito la patente B dopo questa data si possono guidare i motocicli con cilindrata massima di 125 centimetri cubici e potenza non superiore a 11 kiloWatt.
Durata e rinnovo delle patenti moto
Le patenti moto hanno validità decennale fino ai 50 anni di età del patentato. Per gli utenti di età compresa tra i 50 e i 70 anni la validità si riduce a 5 anni, mentre per i patentati con età compresa tra 70 e 80 anni e superiore agli 80 anni la patente deve essere rinnovata rispettivamente ogni 3 anni e ogni 2 anni.
Il mancato rinnovo fa rischiare una sanzione amministrativa di importo compreso tra i 160 e i 644 euro, nonché subire il ritiro della patente scaduta. Inoltre, qualora si fosse responsabili di un sinistro, la compagnia assicurativa potrebbe applicare il diritto di rivalsa, vale a dire richiedere al motociclista assicurato la cifra liquidata ai terzi danneggiati.
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