Invecchiare ormai non è più un limite. Gli anziani continuano a svolgere le più varie attività e ad alimentare la cosiddetta silver economy, tutto quell’insieme di servizi dedicati alla terza età. Il mercato assicurativo offre soluzioni per ogni esigenza: assicurazioni Long Term Care, Dread Desease, polizze viaggio e rimborso spese mediche. La polizza Long Term Care, in particolare, dà la sicurezza di un invecchiamento sereno, al riparo da eccessive spese che possono gravare sulla salute e sulle risorse economiche dell’anziano e della sua famiglia. Vediamo come trarre vantaggio da un’assicurazione Long Term Care e a cosa prestare attenzione nella stipula del contratto più adatto.
Non autosufficienza e cronicità delle malattie hanno tutte le caratteristiche per diventare le emergenze del futuro. Secondo lo studio Swiss Re Who is paying for ageing?, ad oggi, nel mondo si spendono per la popolazione anziana 11.000 miliardi di dollari, per il 60% a carico dello Stato. Mantenere in equilibrio il sistema sarà però sempre più complesso. Si stima che gli over 65 "raddoppieranno" tra il 2020 e il 2050, fino a ricoprire il 15,8% della popolazione contro l'8,3% del 2015. Se attualmente nel mondo ci sono in media 4,2 lavoratori per ogni over 65, nel 2035 si arriverà a 2,4 lavoratori per over 65.
La situazione in Italia è particolarmente critica. Nonostante si tratti del Paese più longevo d’Europa, investe davvero poco per gestire l’invecchiamento e le problematiche connesse. Stando all’indagine sull’Assistenza domiciliare in Italia (Adi) realizzata da Italia Longeva, network scientifico dedicato all'invecchiamento attivo e in buona salute, tra spesa pubblica e spesa delle famiglie, è dedicata all’assistenza Long term care poco più del 10% della spesa sanitaria, contro alcuni Paesi del Nord Europa che superano il 25%.
L’investimento nelle cure a lungo termine vale circa 15 miliardi di euro, di cui ben 76 milioni a carico delle famiglie. Destinati alle cure a domicilio solo 2,3 miliardi (l’1,3% della spesa sanitaria totale): un’assistenza domiciliare fortemente sottodimensionata rispetto ai bisogni della popolazione. Ne risultano reparti di Pronto Soccorso affollati di anziani e familiari alla disperata ricerca di badanti cui affidare i propri cari dimessi dall'ospedale, con un impegno economico non indifferente.
Ecco perché è utile pensare di affidarsi ad un’assicurazione specifica, studiata per tutelare l’anziano e la sua famiglia. Se oggi la spesa per gli anziani a carico delle assicurazioni ricopre il 7% in Olanda, Regno Unito e Giappone, il 5% in Canada, il 3% in Francia e solo l’1% in Italia, in futuro le polizze saranno sempre più importanti.
Cos'è una polizza Long Term Care?
L’assicurazione Long Term Care protegge dal rischio di non autosufficienza: una volta riconosciuto da un medico uno stato di non autosufficienza nell’assicurato, per vecchiaia, malattia o infortunio, la polizza copre tutte le spese derivanti dall'impossibilità di svolgere autonomamente le attività elementari della vita quotidiana. Queste attività sono denominate “ADL” (Activities of Daily Living) e comprendono generalmente:
Mobilità: capacità di muoversi da una stanza all'altra della propria casa;
Cura personale: capacità di lavarsi da soli;
Vestirsi, svestirsi: capacità di indossare e togliersi correttamente gli abiti;
Nutrirsi: capacità di consumare cibo già pronto. Non si intende la capacità di prepararsi il cibo;
Usare i servizi: capacità di recarsi al bagno e usare correttamente i servizi igienici;
Continenza: capacità di gestire le funzioni intestinali e della vescica tramite l’utilizzo di indumenti protettivi o di apposite apparecchiature chirurgiche.
La maggior parte delle polizze LTC erogano l’indennità alla perdita di un certo numero di ADL, solitamente 4 su 6. E’ coperto lo stato di non autosufficienza derivante dalla perdita delle capacità mentali dovuta ad una patologia nervosa o mentale di natura organica, come ad esempio il morbo di Alzheimer, che rende impossibile badare a sé stessi senza il bisogno continuo dell’assistenza di un’altra persona.
Dal momento in cui si perde l’autosufficienza, si acquisisce il diritto ad una rendita periodica, il cui importo può essere stabilito in modo forfettario o variare in base al grado di autosufficienza. Soprattutto in età avanzata risulta particolarmente utile avere a disposizione un’entrata per pagare una badante, una casa di cura o per ottenere l’assistenza necessaria.
Le polizze LTC possono essere:
temporanee: il diritto alla rendita si ottiene soltanto se la perdita di autosufficienza insorge durante il periodo di validità del contratto di assicurazione;
a vita intera: la rendita si ottiene al momento della perdita di autosufficienza, a prescindere da quando ciò avvenga. Il contraente assicurato versa i premi fino ad una certa età, ad esempio fino a 70 anni, ma la rendita è prevista dal verificarsi dello stato di non autosufficienza per tutta la durata della sua vita.
Si può stipulare l’assicurazione generalmente fino ai 65 anni di età e il premio viene versato annualmente o mensilmente.
In alcuni casi le coperture offrono l’opzione di trasformare l’indennità in servizi. In alternativa alla rendita, si può ricevere:
il pagamento di un capitale;
il rimborso delle spese di assistenza ricevute;
un’assistenza diretta presso istituti di cura convenzionati.
Cosa fare prima di stipulare il contratto di assicurazione
Muoversi tra le diverse proposte assicurative non è semplice: è fondamentale analizzare le garanzie disponibili sul mercato, le condizioni contrattuali e le modalità operative della polizza.
E’ utile informarsi preventivamente su come investire in modo efficiente risorse da destinare a un periodo della vita in cui si potrebbe non essere più autonomi. Valutare le proprie entrate economiche e la loro continuità dovrà indirizzare alla polizza adeguata rispetto alle proprie risorse ed esigenze.
Attenzione alle condizioni contrattuali e al questionario
Occorre leggere attentamente tutte le clausole e condizioni di contratto. In particolare, si consiglia di prestare attenzione:
al periodo di carenza, durante il quale il contratto è valido, ma la compagnia non è tenuta a versare la rendita o il capitale nel caso si verifichi la perdita di autosufficienza;
al massimale e al limite di indennità mensile che la compagnia si impegna a versare in caso di non autosufficienza, che non necessariamente coprirà tutte le spese;
ad eventuali esclusioni, anche limitate nel tempo, dovute a condizioni preesistenti alla stipula del contratto oppure ad alcune malattie mentali, a problemi connessi all'alcolismo e alla tossicodipendenza, che non danno diritto all’indennità.
E’ poi importante compilare correttamente il Questionario Sanitario richiesto al momento della stipula del contratto, perché sia chiaro da subito cos'è coperto e cosa non lo è.
Un broker può aiutare a scegliere in sicurezza la soluzione assicurativa adatta ad ogni esigenza e a stipulare un contratto senza scoperti o spiacevoli sorprese.
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