Le luci anabbaglianti sono essenziali per la sicurezza di guida, in quanto aiutano a vedere meglio la strada senza infastidire gli altri guidatori.
Gli anabbaglianti dell’auto sono costituiti da una lampadina, oppure nei veicoli più moderni dalle luci Xenon, LED o laser, con un’apposita spia di colore verde che ne segnala l’attivazione nella strumentazione di bordo.
Tuttavia, non sempre si è a conoscenza di quando si accendono le luci anabbaglianti, un utilizzo regolato in modo preciso dal Codice della Strada che stabil
isce obblighi e sanzioni legati all’uso di questi dispositivi luminosi. Vediamo quando accendere gli anabbaglianti, per guidare in sicurezza e non rischiare di commettere infrazioni.
Anabbaglianti: quando si usano?
I fari anabbaglianti della macchina sono indispensabili nelle condizioni di guida con scarsa visibilità, per rendere la propria auto ben visibile agli altri veicoli nei due sensi di marcia.
Ovviamente, non vanno confusi con i fari abbaglianti, il cui utilizzo è limitato ad alcune situazioni specifiche, inoltre anche dal punto di vista tecnico esistono profonde differenze tra le luci abbaglianti e anabbaglianti.
Per capire quando si usano le luci anabbaglianti, dunque, bisogna considerare tutte le condizioni di visibilità ridotta, come per esempio la guida di sera e di notte. L’accensione delle luci anabbaglianti proietta un tenue fascio luminoso nelle vicinanze della vettura, con un’inclinazione che non disturba i veicoli che procedono nel senso di marcia opposto.
Bisogna sapere anche quando si usano le luci anabbaglianti di giorno, infatti il loro impiego non è circoscritto soltanto alla guida notturna. Esistono diverse circostanze diurne in cui è necessario attivare questi dispositivi luminosi dell’auto, tra cui la circolazione in tratti stradali poco o non illuminati, in situazioni di emergenza per avvisare gli altri conducenti, in caso di condizioni meteorologiche avverse e in alcune tipologie di strade.
Naturalmente, è importante conoscere quando si accendono le luci della macchina, per evitare di fare confusione e utilizzare correttamente tutti i sistemi luminosi del veicolo. A seconda delle diverse circostanze, infatti, bisogna sapere quando si usano gli abbaglianti, gli anabbaglianti e luci di posizione, per garantire la massima sicurezza stradale, non importunare gli altri veicoli e non rischiare di incorrere in sanzioni.
Quando sono obbligatori gli anabbaglianti?
L’uso delle luci anabbaglianti è obbligatorio in diverse situazioni di guida, come disciplinato dall’articolo 153 del Codice della Strada. In particolare, è obbligatorio tenere accese le luci anabbaglianti sia di giorno che di notte in alcuni contesti specifici:
Di notte, a partire da mezz’ora dopo il tramonto e fino a mezz’ora prima dell’alba, su tutte le tipologie di strade urbane ed extraurbane;
Bisogna usare gli anabbaglianti anche di giorno in condizioni di scarsa visibilità, per esempio durante la circolazione stradale all’interno delle gallerie, anche se ben illuminate;
In presenza di condizioni atmosferiche che riducono la visibilità, come nebbia, pioggia intensa o neve, oppure come alternativa ai fari fendinebbia in caso di foschia o fumo.
Gli anabbaglianti sono obbligatori di giorno al di fuori dei centri abitati, quindi su strade extraurbane, autostrade, tangenziali, strade provinciali e statali.
Durante il trasporto di feriti e malati gravi a bordo del veicolo, a prescindere dal tipo di strada.
In tutti i tratti stradali quando l’illuminazione pubblica è inadeguata o insufficiente, come alternativa ai fari abbaglianti.
Dopo aver visto quando vanno accese le luci anabbaglianti, vediamo anche in quali situazioni non bisogna utilizzare questi dispositivi luminosi dell’auto. Nel dettaglio, non vanno usati gli anabbaglianti in nessun caso durante la sosta, oppure di giorno nella circolazione all’interno dei centri abitati. In questi contesti è possibile usare gli abbaglianti quando l’illuminazione è insufficiente e non si incrociano altri veicoli, purché non si segua a breve distanza un’altra vettura.
Il mancato utilizzo dei fari anabbaglianti quando obbligatorio è sanzionato dal Codice della Strada, con una multa da 42 a 173 euro in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine.
Allo stesso modo, è importante verificare che i fari anabbaglianti siano sempre in buono stato, poiché l’articolo 79 del Codice della Strada prevede una multa da 87 a 344 euro per i veicoli con luci anabbaglianti non funzionanti.
Come si accendono le luci anabbaglianti
Stabilito con chiarezza quando si accendono le luci anabbaglianti, non rimane che ricordare come attivare questi fari dell’auto. Nella maggior parte dei veicoli bisogna ruotare la ghiera della leva dietro al volante, di norma la stessa che permette di attivare anche le frecce di direzione. Tuttavia bisogna prestare attenzione, in quanto spesso la ghiera è utilizzata anche per accendere le luci di posizione.
In alcuni modelli di auto l’attivazione degli anabbaglianti avviene attraverso un apposito selettore nel cruscotto, posizionato in genere a lato del volante, quindi basta spostare la manopola e accendere i fari anabbaglianti.
Inoltre, è sempre possibile regolare l’inclinazione del fascio luminoso, usando uno specifico selettore o rotellina nella plancia per adeguarlo alle condizioni della strada e alle diverse circostanze di guida.
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